Chi non ha almeno un video del proprio hotel alzi la mano!
Sappiamo bene quanto i video facciano ormai parte del nostro quotidiano.
Non mi viene la besciamella? Cerco un tutorial su You Tube.
Nevica, ho da 6 anni le catene nel baule ma non so montarle? Cerco un tutorial su Youtube (pregando che ci sia connessione in mezzo alla tormenta).
Devo potare l’ulivo e non vedo nei paraggi nessuno di quei vecchietti contadini / pozzi di scienza? Cerco un video su Youtube.
E così per tutto.
Se poi si tratta di vacanze, il fenomeno assume proporzioni enormi, visto che il 66 % degli italiani sceglie la destinazione del proprio viaggio guardando video.
Più in generale 14,8 milioni di italiani si informano o pianificano le vacanze su Internet, il 93% fruisce di video.
Qualche altro dato interessante:
- 100 milioni di utenti al mondo ogni giorno guardano video, non solo virali o divertenti, ma anche di brand, emozionali, promozionali.
- Youtube è il secondo motore di ricerca al mondo.
- Ogni settimana, il 50% degli utenti cerca e guarda video legati al proprio lavoro o ai propri interessi su YouTube, e il 65% di questi visita il sito web correlato.
Detto ciò, possiamo suddividere grossolanamente i video degli hotel in tre categorie: Istituzionali, Tutorial e Virali.
Video Istituzionale (ottimale per chi soffre di insonnia)
Il video che segue è in realtà una sequenza di foto, montate grazie ad un template predefinito, con musica esente Siae e scritte in sovraimpressione.
Diciamo che è il modo più economico di realizzare un video, in quanto non c’è il girato, significa che non abbiamo spese per regista, attori, montaggio, cameramen etc etc.
Si usano foto esistenti e si pensa a dei payoff, cioè delle frasi che spieghino l’immagine o che ne sottolineino il contenuto.
Mi viene da chiedermi due cose:
1 – Perchè si sente la necessità di sottolineare il contenuto delle immagini? Il valore dell’immagine non dovrebbe essere quello “parlare da sola”?
2 – Perchè i payoff in questo tipo di video riprendono pari pari le agghiaccianti ovvietà che troviamo all’interno dei siti (ne ho già parlato qui)? Riguardo il video qui sotto e scopro che naturalmente l’hotel è accogliente, i dettagli sono curati, le camere (ovviamente!) confortevoli, la colazione è ricca, la cucina ottima. E che, potevi aspettarti qualcosa di diverso?
Bene, ora, ti prego, guarda il video, almeno i primi 30 secondi…
…ZZZ…ZZZ… (Ti avevo detto che può essere utilissimo a chi ha difficoltà ad addormentarsi).
Ora, dopo aver deciso che non andrò in vacanza in questo albergo, passo ad altro.
Ho una mezza idea di fare un giro a Roma, e trovo questo. Lo terrei nella categoria “istituzionali”, ma qui non si dorme affatto.
Il video qui sotto racconta Roma in modo poetico ma onesto. Si vede la sua magnificenza ma anche il suo abbandono, la sua unicità e la sua sporcizia, i suoi silenzi ed il suo caos. La si vede per quello che è.
C’è la saracinesca scrostata e l’opera d’arte sbombolettata (termine per l’appunto romano che sta ad indicare una superficie orrendamente profanata da qualche mentecatto con bomboletta in mano).
C’è il bacio fra due uomini come a New York e gli anziani che chiacchierano sulle panchine come nei paeselli del sud Italia.
Bella anche l’idea di far suonare i rumori.
Qui c’è tutto: musica, cameramen, drone, qualche attore sapientemente miscelato a gente comune e soprattutto un montaggio eccellente. Naturalmente un video del genere costa un po’ di più del precedente…
Venuta voglia di andare a Roma? 😉
Tutorial, istruzioni per l’uso.
Visto che online si trova un tutorial PER TUTTO, ci sono alberghi che giustamente cavalcano l’onda.
Per esempio, se hai dubbi su come infilare correttamente il lenzuolo sotto al materasso (naturalmente parliamo di lenzuola tradizionali) l’assistente governante del Four Seasons di Parigi ce lo mostra passo passo, con l’aggravante dei tacchi a spillo.
No, al Four Seasons le addette ai piani non usano le cibatte tipo Crocs come nei nostri alberghi…
Rimane impeccabile anche quando è ora di insegnarci come si infila il piumino dentro il copripiumino senza sudare, scapigliarsi, e senza ricorrere alla tenica “lo scuoto fuori dalla finestra tenendo stretti gli angoli, e speriamo bene!”.
Se hai ancora problemi dopo la visione di questo video, ci sono sempre le lenzuola per plebei con angoli elastici…
Video Virale (qui la faccenda si complica alquanto)
Il video è virale quando viene voglia di condividerlo, commentarlo, farlo girare.
Quindi le cose sono due: o fa ridere, o fa piangere (nel senso di emozionare).
Partiamo con qualcosa di divertente:
Realizzare un video così è impegnativo in senso economico, ma non una cosa folle.
La spesa è facilmente affrontabile per un hotel, soprattutto se la si pensa come investimento da spalmare sull’intera strategia digitale (Sito, Facebook, Youtube, e-mail marketing, solo per citare alcuni utilizzi).
Chi se ne occupa deve pensare allo storyboard (ci vuole L’IDEA), selezionare gli attori (non necessariamente professionisti) ed è importante, come sempre, il montaggio. Quest’ultima fase conferisce il ritmo giusto, quello che tiene fermo lo spettatore fino alla fine del video.
Dell’albergo si vede poco, scorci di camera, un po’ di corridoio, il logo sul mosaico per terra sul pianerottolo, quanto basta per stimolarmi ad andare a vedere il sito di questo hotel per saperne di più.
L’ACE Hotel di Newyork fa una cosa carina, si chiama 5 at 5, cinque canzoni alle 5 del pomeriggio.
Si tratta di piccoli concerti acustici tenuti da artisti più o meno famosi, aperti al pubblico e in orario aperitivo (da noi alle 17 è ora di merenda, ma nei paesi anglosassoni è diverso).
Lo sponsor è Martin & Co, scusate se è poco (precisazione solo per amanti della chiatarra)!
In questi video si parte dalla strada, quasi sempre è brutto tempo, un’occhiata alla facciata, all’ingresso, poi si entra nella hall e l’atmosfera diventa bellissima, calda e rilassante.
Si intravede l’ambiente, quanto basta per farci annusare la situazione.
Naturalmente non si vedono camere, ma questi sono video virali e seguono una logica completamente diversa dal video istituzionale che deve mostrare tutto!
Dopo aver ascoltato un po’ di musica viene spontaneo andare a vedere il sito di questo ACE Hotel di New York (lo scopo era quello, no?).
Ecco un altro esempio di video virale, ma di tipo diverso.
Il gruppo Citizen M, per comunicare l’apertura del nuovo hotel a Times Square, New York, pubblica il video che puoi vedere qui sotto.
SEMBRA una romanticheria patetica fra cigni fatti di asciugamano, invece …. (è corto, guardalo fino in fondo, ne vale la pena).
2 commenti
Complimenti!!
Post davvero interessate e ben fatto!!!
Sono sempre stato un fautore dei video per la promozione turistica e devo dire che le nuove tendenze di fare video virali è davvero entusiasmante!!!
Il video più bello è quello di ROMA!!!! Sono un pò di parte ma è davvero bellissimo!!!
Sono d’accordo, quel video su Roma lascia senza fiato!